Nell'ultimo post scritto, proprio qua sotto, potevate leggere che consigliavo di stare zitti.E invece cosa han no pensato quelli del Sappe? Di fare una querela contro la sorella di Cucchi.questo è un atto vergognoso.qui potete vedere una intervista dove I SINDACALISTI della polizia penitenziare si fanno conoscere per come sono fatti e come pensano.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/11/04/cucchi-loffesa-del-sappe-stefano-la-famiglia-lo-aveva-abbandonato/308544/
tv
mercoledì 5 novembre 2014
domenica 2 novembre 2014
SAP:MA ANCHE STARE ZITTI OGNI TANTO NON SAREBBE MEGLIO?
Oggi la giustizia nel nostro paese e' morta..........Aspettiamo quindi il gran salvatore della giustizia Renzi che a breve si occupera' anche di questa.............
Sicuramente Stefano Cucchi non era uno stinco di santo come qualcuno vorrebbe farlo passare, alcuni addirittura hanno proposto di intitolargli una via(e ai trafficanti per par condicio cosa gli intestiamo una piazza?)
Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi viene fermato dalla polizia dopo averlo osservato cedere a un uomo delle confezioni trasparenti in cambio di una banconota. Immediatamente dopo Cucchi viene portato in caserma e perquisito. Viene trovato in possesso di 12 confezioni di varia grandezza di hashish (per un totale di 21 grammi), tre confezioni impacchettate di cocaina (ognuna di una dose ciascuna) una pasticca di sostanza inerte, una pasticca di un medicinale (il giovane era epilettico).
Pero' e' criminale trattarlo cosi'.
Ma ancor piu' criminale le parole del SAP, gente pagata con uno stipendio che esce fuori anche dalle mie tasse(anche se io faccio tutto il possibile per pagarne sempre di meno, proprio per questi motivi) : "Tutti assolti, come è giusto che sia". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell'esprimere "piena soddisfazione" per l'assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi. "In questo Paese - dice il sindacalista in una nota - bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie".
Voi italiani se anche di fronte a queste ingiustizie rimanete impassibili, per voi sara' dura.Ieri ti picchiavano perchè spacciavi droga, oggi perché manifesti in una piazza perchè hanno alzato le tasse, domani ti picchieranno perche' ti hanno licenziato e non sai più come manterere la tua famiglia.
A casa mia si chiama dittatura.Ma lo so, per voi l'importante e' che ci sia lo stipendio, poi il futuro si vedra'.
FOto di stefano cucchi
Sicuramente Stefano Cucchi non era uno stinco di santo come qualcuno vorrebbe farlo passare, alcuni addirittura hanno proposto di intitolargli una via(e ai trafficanti per par condicio cosa gli intestiamo una piazza?)
Il 15 ottobre 2009 Stefano Cucchi viene fermato dalla polizia dopo averlo osservato cedere a un uomo delle confezioni trasparenti in cambio di una banconota. Immediatamente dopo Cucchi viene portato in caserma e perquisito. Viene trovato in possesso di 12 confezioni di varia grandezza di hashish (per un totale di 21 grammi), tre confezioni impacchettate di cocaina (ognuna di una dose ciascuna) una pasticca di sostanza inerte, una pasticca di un medicinale (il giovane era epilettico).
Pero' e' criminale trattarlo cosi'.
Ma ancor piu' criminale le parole del SAP, gente pagata con uno stipendio che esce fuori anche dalle mie tasse(anche se io faccio tutto il possibile per pagarne sempre di meno, proprio per questi motivi) : "Tutti assolti, come è giusto che sia". Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, nell'esprimere "piena soddisfazione" per l'assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi. "In questo Paese - dice il sindacalista in una nota - bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie".
Voi italiani se anche di fronte a queste ingiustizie rimanete impassibili, per voi sara' dura.Ieri ti picchiavano perchè spacciavi droga, oggi perché manifesti in una piazza perchè hanno alzato le tasse, domani ti picchieranno perche' ti hanno licenziato e non sai più come manterere la tua famiglia.
A casa mia si chiama dittatura.Ma lo so, per voi l'importante e' che ci sia lo stipendio, poi il futuro si vedra'.
FOto di stefano cucchi
Iscriviti a:
Post (Atom)